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Palm Beach il paradiso delle orchidee

L’affascinante viaggio sensoriale verso Palm Beach tra profumi, colori e suoni della natura dove le orchidee si abbracciano con gli alberi

pALM bEACH - ELABORAZIONE ARTISTICA Xenia Lucarelli
Grafica di Xenia Lucarelli Photography

Il solo sentire il nome di questa località in Florida, evoca il desiderio di evasione dalla vita cittadina frenetica e caotica, fatta di anonime e nebbiose vie, di uffici, di tram, di strade affollate molto spesso lontano dal mare.
Noi di GlobeToday’s, su invito di alcuni amici residenti a Palm Beach Gardens – una delle 39 città della Contea di Palm Beach, non potevamo lasciarci sfuggire l’occasione di respirare quell’atmosfera che secondo la nostra immaginazione, ci avrebbe catapultato in un mondo fatto di sole, mare e spiagge incantate.

L’arrivo negli States

Giunti all’aeroporto di Miami, affittiamo un’auto, ci dirigiamo verso Nord infilando la Interstate 95 che attraversando luoghi iconici ci porta fino a Palm Beach dove facciamo una prima sosta per ammirare le spiagge e per una vista sull’oceano. Durante il percorso sulla Route 95 si intravedono cartelli stradali con località ben note e che ci siamo ripromessi di visitare: Hollywood Beach, Fort Lauderdale, Boca Raton. A Hollywood Beach, poi, abbiamo riservato la nostra Boutique Suite (hotel che, in città, sostituiscono i bungalows con mini appartamenti, dotati di tutti i comfort), mentre la città di Fort Lauderdale abbiamo avuto modo di visitarla a più riprese, conosciuta come la “Venezia d’America”.

La prima cosa che ci ha lasciati a “bocca aperta” é stata la maestosità delle autostrade: sei e più corsie per direzione ben demarcate nella segnaletica orizzontale dagli indicatori catarifrangenti incastonati in appositi contenitori. Abbiamo iniziato a vivere questa avventura americana guardando tutto con “gli occhi dei bambini”.

Noi della redazione tedesca di Globe Today’s, pur avendo girovagato in lungo e largo in mezza Europa, siamo giunti in Florida per la prima volta, e pur essendo abituati a viste mozzafiato verso l’alto, non abbiamo potuto far a meno di notare la netta differenza delle altezze di queste torri di vetro e cemento che per davvero “grattano il cielo”.

Le “Community” e le bellezze di Palm Beach

Giunti a Palm Beach Gardens cerchiamo la “Community” dei nostri amici. Le Community sono quartieri residenziali progettati con un’attenzione particolare al comfort, bellezza, praticitá e funzionalitá. Ogni Community ha il suo nome ben evidenziato su maestosi ingressi, e sono spesso dotate di un servizio di vigilanza privata. In questi quartieri vi sono centinaia di villette, la maggior parte delle quali hanno un accesso diretto ai laghetti artificiali interni. Le strade che sono all’interno del quartiere sono ben curate e il traffico interno é molto facilitato dalle regole della Community, all’interno delle quali vi sono campi da golf, palestre, piscine ed aree commerciali. Questa zona della Florida ha raggiunto una nuova notorietá grazie a un Club esclusivo creato nel 1994 da Donald Trump. Il suo nome é Mar-a-lago.

Ma cosa ci ha “impressionato” di piú? Le orchidee che crescono sugli alberi, i maestosi Banyan Tree, il porto di Jupiter con gli squali, i pellicani e i lussuosissimi yacht adibiti alla pesca, e Palm Beach Gardens.

Fotografie e video realizzati da Angela S.

Le orchidee di Palm Beach Gardens

Siamo abituati a vedere le orchidee in vaso, o recise e con lo stelo inserito in un piccolo contenitore riempito di acqua. Ma quello che non ci si aspetta é vederle crescere in maniera del tutto naturale sugli alberi.

Esistono oltre 25.000 specie di orchidee oltre a un numero consistente di ibridi creati in giardini botanici o da appassionati. Sono piante che possono essere definite affascinanti per i loro colori vivaci e, in alcune zone, per il loro profumo.

In natura si adattano dove esiste un clima tropicale o subtropicale, molte specie sono “epifite”; crescono su altre piante ma senza parassitizzarle, ancorandosi con le loro radici all’albero ospitante senza trarre nutrienti necessari alla propria sopravvivenza. Hanno infatti, radici aeree che per proteggersi sono rivestite da un sottile strato vegetale conosciuto come “velamen”, uno strato di materiale spugnoso che permette alla pianta di assorbire dall’aria e dalla pioggia buona parte del fabbisogno necessario alla sopravvivenza, ma “assumono” anche dalle foglie morte, dagli escrementi degli animali o da detriti organici nelle vicinanze delle radici, il giusto apporto vitaminico necessario a tenere vivo il colore del fiore e far si che la pianta possa vivere.

Alcuni consigli caserecci per prendersi cura delle orchidee

Molti appassionati di questa pianta consigliano, per avere un effetto piú naturale possibile e spettacolare, di nutrire le piante con buccia di banana e aglio. Si lasciano essiccare le bucce di banane (per l’aglio invece bastano alcuni spicchi freschi fatti a fette); dopo qualche giorno assumono un colore molto scuro. Si mettono le bucce di banane (o gli spicchi di aglio) in un tegame con acqua e si porta il tutto ad ebollizione. Lasciare raffreddare e riposare per circa 24 ore ed infine diluire con molta acqua fresca. Immergere il vaso delle orchidee in questo bagno “rigenerante” e dissetare le radici.

Questa operazione va eseguita solo sporadicamente per evitare “stress” alle radici. Da questa operazione la pianta trae il nutrimento necessario quasi come in natura. Per tenere pulite le foglie, con un batuffolo di cotone idrofilo lavare le foglie delicatamente utilizzando acqua miscelata con una piccola porzione di latte.
Curiosità su Palm Beach

Palm Beach Gardens é stata insignita per ben 35 anni del “Premio Tree City USA”, per il programma di forestazione urbana, promozione, conservazione e aumento del numero di alberi in città. L’ultima “onorificenza” ricevuta é stata nel 2012, quando la Fondazione Tree City USA ha insignito Palm Beach Gardens del “Arbor Day Foundation 2011” riconoscendole l’appellativo di Cittá degli Alberi USA.

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