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Ovalmente/Onestamente? Non credevo… Il viola di Scardovari

Lavorando a Sport Crime, con il solito stile semplice e “rugbisticamente” onesto, Gianluca Veneziano ci porta a spasso tra le grandi sorprese della provincia italiana che non meriterebbe di essere completamente ignorata

Rovigo e Polesine. Il viola di Scardovari e i grandi personaggi

Rovigo e Polesine: Stillshot dall’episodio “Rowigo” di Sport Crime, stagione 2
Stillshot dall’episodio “Rowigo” di Sport Crime, stagione 2:
Luca Tramontin-Dabs e Raffaello Franco-Franz alle cavane della Sacca di Scardovari

Faccio persino ridere, tra di noi si usa, sia nel rugby che nello staff di Sport Crime , che è in gran parte fatto da rugbisti, oppure da persone che ne hanno preso lo stile.

Faccio ridere perché il «Vecio Median Teròn» (così mi chiamano gli amici veneti, quelli veri) quando parla dei colori del Polesine diventa perfino «Romanticòn!»

Il viola dell’acqua nella Sacca di Scardovari ti resta dentro. Si riflette negli occhi come qualcosa di mai visto, poi quando vedi altri colori che lo ricordano ti sembra quasi di sentire l’acqua e gli accenti locali.

Qua torna la domanda di come si faccia a ignorare certi angoli d’Italia, o peggio ancora come si faccia a decidere che non siano belli prima di averli visitati.

Oltre alla Sacca c’è anche tutta quella strada stretta per arrivarci, è quasi una fortuna che sia stretta e si deva andare a passo d’uomo per far passare un altra auto.

Rovigo e Polesine: Ripresa con il drone sulla strada della Sacca di Scardovari
Ripresa con il drone sulla strada della Sacca di Scardovari

Cosa dicono i registi e gli autori della serie

I registi e gli autori della nostra serie dicono: «aspettiamo quest’ora, questa luce per le immagini», ma poi escono con questa frase: «ma sai che è bellissimo anche adesso». E io che non sono regista mi chiedo come sarà tra poche ore.

Poi mica finisce lì, le persone che incontri ti chiedono cosa fai, con curiosità, dandoti del tu e offrendo di tutto  solo perché sei lì da loro.

E quello che si mangia? Non dimenticherò mai il pasto nelle aule scolastiche organizzato da Claudio Pavanati e dalle signore del posto, ci hanno nutriti e istruiti: risi e fasoi duri con il riso del Delta e altri piatti tipici accompagnati da racconti, tradizioni e leggende popolari. Poi Luca Tramontin si è alzato e ha detto: «Basta! No vegne pi! Qua se mor da fan e no ghe n’è gnet da veder» (Qui si patisce la fame e non c’è niente di bello da vedere).

Applausi e risate.

Per loro è tutto scontato

Storie di pugili, di rugby, di football gaelico (al mitico stadio “Mario Battaglini”), con un paio di personaggi di infinita modestia, il citato Claudio e Raffaello Franco, che sminuiscono continuamente il loro contributo e invece sono location manager puntuali, attenti e previdenti. Hanno quell’occhio di riguardo sempre in più di chi oltre a garantire il lavoro ci tiene a farti stare bene. Per loro è “scontato”, non sanno di essere molto più bravi di certi che si conoscono nelle televisioni maggiori e che lo fanno a tempo pieno.

Rovigo e Polesine: Stillshot della scena notturna girata in Piazza Vittorio Emanuele II a Rovigo
Stillshot della scena notturna girata in Piazza Vittorio Emanuele II a Rovigo

E Rovigo? In piazza Vittorio chi ha giocato nella serie A grossa, quella grande, trova avversari carissimi a fine riprese. Altro ricordo sono gli scambi di battute tra i “saltatori” (entrambi seconde linee) Pietro Reale, altro grande personaggio, capitano del Rovigo e 2 volte campione d’Italia (purtroppo venuto a mancare 2 anni fa) e Luca: «Ciao Diavolo», «Ciao incubo». Luca lo chiamava “incubo” perché saltava in mille modi e non sapevi mai come marcarlo in rimessa laterale, parlo dei tempi in cui Rovigo-Casale era un gran derby.

Non manca niente in quella zona, scriverò e tornerò spesso.

Ovalmente…

Gianluca

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