Marcel Carnè, “Aria di Parigi” e di boxe

La regia di Carnè
André Menard, soprannominato “Dedé”, ha talento, se ne accorge Victor Le Garrec (Jean Gabin) ex campione. E poi una storia di scelte, decisioni e ripensamenti, che la regia di Carnè (siamo nel 1954) dipinge di bianchi e neri classici di quella ondata di cinema e di pensiero.
Cosa ci interessa nello specifico
Che per la prima volta il regista, grande del realismo poetico per certi, semplice intimista triste per molti altri, esprime la sua attrazione per il corpo maschile in una pellicola.
Rapportandosi alle atmosfere dell’epoca non sembra una “mossa” qualsiasi come tante se ne fanno con estrema facilità adesso. Nel 2025 l’unico “rischio” è di ricevere una recensione bacchettona e magari serve anche a fare le vittime e attirare l’attenzione.
A me, che (ripeto per la trecentesima volta) non sono una critica cinematografica, ha colpito molto che un regista potesse “vincere” esprimendo in pellicola la sua omosessualità, mentre nella vita no, non potesse, almeno non in maniera così esplicita.

Montecarlo, zona franca
L’anteprima è “andata” a Montecarlo, una specie di zona neutra per le tendenze degli anni ‘50.
Mi sono fatta fotografare a pochi metri dalla stretta di mano tra il principe Ranieri, Carnè, Gabin e Roland Lesaffre, che dopo il successo di «Air de Paris» alla Mostra del Cinema di Venezia (Coppa Volpi a Jean Gabin) è diventato l’attore “fisso” di Carnè ed è anche stato ingaggiato da Hitchcock per interpretare il bagnino figo di «Caccia al Ladro», girato sulla spiaggia dell’Hotel Carlton di Cannes. Potevo mancare di fare una foto anche lì?
L’eredità
Ne ho fatta una anche a Luca (Tramontin, ndr), che la mandasse a sua nonna.

La passione per la Nouvelle Vague, la Francia di fine ‘800 parte da lei, quella snobbissima, classista, letterata e buonissima orfana ungherese cresciuta in Francia, che ha lasciato la più bella delle eredità al nipote che – diciamo così – non era il sogno di tutte le nonne normali.
Fa parte della rubrica LO SPORT NELLE IMMAGINI di Daniela Scalia
