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Le Colline Moreniche del Garda. Storia + enogastronomia

Le colline del Garda
Le colline del Garda e i filari d’uva

Le Colline Moreniche del Garda

Le Colline del Garda. Inizia da qui il percorso di Cristiano, un nuovo autore di Globe Today’s. Dopo “Le Camperiste Italiane” ora le sensazioni di un camperista uomo. Ma le emozioni non hanno genere, hanno un unico cuore e una comune voglia di libertà. Queste sono le esatte parole pronunciate da Cristian per la prima volta, alla nostra redazione.  “Da sei anni vivo e lavoro in camper. Mi occupo di raccontare il territorio, le esperienze e le strutture che vivo quotidianamente”. Ecco. Semplice e chiaro. Allora buon viaggio Cristiano!

Le Colline Moreniche poco conosciute

A volte i luoghi più belli sono quelli meno conosciuti, i cosiddetti “luoghi fuori dai circuiti turistici”. Sono quelle mete che non riempiono i Social di foto, non dettano nuovi tormentoni estivi o hashtag, ma semplicemente sono veri e autentici. Le Colline Moreniche del Garda, sono uno di questi. Poco affollate, schiacciate tra le tre provincie (Brescia, Verona e Mantova) e come se non bastasse all’ombra del Lago del Garda, sono spesso invisibili alla massa. Eppure questi territori, sono lo scrigno che conserva le radici dell’unita d’Italia. Sono stati teatro di guerre e battaglie del Rinascimento.

In camper per scoprire molte varietà di prodotti

Le colline del Garda crocevia di 4 province
Tra le colline del Garda crocevia di 4 province

In camper visitarle è un piacere perché trovate tutti i servizi e gli accessi a misura di camperista. Inoltre proprio perché crocevia di 4 province, gli ingredienti come vino, grano, ortaggi, carne, formaggi e spezie si mescolano creando autentici capolavori a tavola. Non a caso, mangerete tortelli di zucca, ma rivisti con l’amaretto, legumi conditi con olio del Garda e come dolce una sbrisolona rivista nell’impasto, più morbida e più ricca di nocciole. Si avete capito bene, in pochi chilometri si ha una varietà di prodotti e di coltivazioni, grazie alla conformazione del terreno, tipico dell’età morenica.

I consigli: visitate la “città della torta”

Iniziate la vostra vacanza sostando presso l’Area Camper Monzambano: strategica e molto comoda per visitare il territorio. Da qui partite alla volta di Cavriana, denominata “città della torta”, in onore alla torta di San Biagio che viene festeggiato il 3 febbraio. Proprio in occasione del Santo, il paese diventa un enorme “forno” di pasticceria, dove ogni famiglia cucina la propria torta di San Biagio: ingredienti simili, ma diverse quantità e a volte anche con l’aggiunta di un ingrediente inatteso. La colazione vi suggerisco di farla presso la Pasticceria Parolini e poi recatevi a visitare l’incantevole Villa Mirra, dimora nobiliare del ‘500. Lasciata Cavriana, percorrete pochi chilometri e dirigetevi all’Azienda Agricola Case Vecchie a Monzambano (MN).

Le colline dl Garda - prodotti tipici
Prodotti locali dal gusto semplice e buono

Una tappa dove riempirete la dispensa del camper con vino, composte di sambuco e limone, sciroppo di lavanda blu, pane fatto con la farina di grani antichi e l’olio extravergine d’oliva gentile, come solo quello che Garda sa esserlo. Nel pomeriggio non perdetevi due piccole perle: l’Oratorio di San Lorenzo e Pozzolengo (BS).

L’Oratorio di San Lorenzo

Il primo vi suggerisco di visitarlo, lasciano il camper nel parcheggio, prima che la strada diventi sterrata e poi proseguite a piedi per 50 metri. Li nascosto da alberi ad alto fusto, si erge il piccolo e antico Oratorio di San Lorenzo. Fu costruito attorno al XIII secolo e ricorda una capanna dalle linee romanico-gotiche. Visto da fuori è piuttosto semplice quasi spoglio, ma basta aprire la porta e vedrete la sua ricchezza: una sola navata che conserva un prezioso ciclo di affreschi a carattere devozionale (1490 – 1510). L’ opera è di un pittore ignoto, e raffigura la Madonna in trono con il bambino e i santi tipici della devozione popolare, come San Rocco, San Sebastiano, San Lorenzo, Sant’Antonio abate e San Francesco.

Pozzolengo

Pozzolengo (BS) invece, merita un’oretta del vostro pomeriggio. Senza fretta parcheggiate il camper nei pressi del campo sportivo e poi proseguite per il Castello per arrivate nel borgo storico, quello che un tempo era la sua corte. Un crocevia di viuzze e archi sino ad arrivare al belvedere che si affaccia sulla zona viticola del “Lugana”.

La storica battaglia di Solferino

Le colline del Garda - La battaglia di Solferino
La mappa della battaglia di Solferino

Il giorno successivo, vi suggerisco di dedicarlo alla memoria storica perché, non so voi, ma a volte io sento la necessità di ripercorrere alcuni passi della storia d’Italia per capire meglio i giorni nostri. L’unità d’Italia arrivò solo dopo numerose battaglie e sacrifici di vite umane. Le vicende sono innumerevoli, ma in particolar modo emerge la Battaglia di Solferino nel 1859. In quella battaglia si scontrarono faccia a faccia, i due eserciti (quello Austriaco con quello Franco-Piemontese) e fu un’ecatombe che costò in soli due giorni, il sacrificio di 11.000 vite. A Solferino è dedicato l’ossario e numerosi luoghi per ripercorrere la memoria, come il Memoriale dove nacque la Croce Rossa o la Rocca detta “spia d’Italia” o ancora il Forte Ardietti, l’unico dei cinque destinati alla difesa dei confini conservato e visitabile.

E se non avete il camper? VI suggerisco di pernottare e di pranzare in questi luoghi: sarete i benvenuti se siete “amici di Cristiano “:

Albergo Ristorante da Renato a Solferino (MN)

Agriturismo La Montina Ponti sul Mincio (MN)

La baita Ristorante a Cavriana (MN)

Mi chiamo Cristiano Fabris, ma per tutti “il Bubris” dopo l’ennesima storpiatura del mio cognome. Dal 9 settembre 2014 all’età di 42 anni, ho abbandonato una vita tradizionale fatta di mutuo e apericena, per vivere on the road, a bordo del mio camper. Più di 500.000 km percorsi. 15 Stati visitati e due libri, tra cui uno dal titolo “Perché vivo in camper”. Vivo in vacanza, raccontandovi sui Social di “Liberamente in camper”, dove andare dopo esserci stato io.

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