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Il mio 15 (femminile): #3 Sarah Bern

Gianluca Veneziano, ex mediano di apertura e telecronista per Eurosport e Sportitalia, ci racconta l’ovale femminile

Sarah Bern: numero 3

Se proviamo a immaginare l’entrata in campo del 15 femminile di Rugby, diciamo che quasi tutta la squadra è uscita dal tunnel degli spogliatoi. Siamo arrivati alla numero 3 e tra un paio di settimane, il Dream Team al femminile di Coach Gianluca Veneziano sarà sul terreno di gioco a sfidare simbolicamente quello maschile che abbiamo già conosciuto in tutti i suoi players. La proposta del Coach è sicuramente una bella idea, che sappiamo gradita dai nostri lettori. Speriamo che Gianluca, si inventi qualcosa d’altro. Nel frattempo andiamo a conoscere la nostra numero 3, la britannica Sarah Bern e come sempre nominiamo il corrispondente di maglia maschile Olo Brown. Le altre 12 componenti il team rosa sono la 15 Renee Holmes, 14 Ruby Tui. 13 Emily Scarratt , la 12 di maglia Stacey Fluhler , la 11 Joanna Grisez , la 10 Caroline Drouin,  la 9 Sara Barattin,  la 8 Elisa Giordano, la 7 Sarah Hirini , la 6 Maggie Alphonsi ,  la numero 5 Abbie Ward e la numero 4 Madoussou Fall.

La scheda di Sarah Bern

Numero: 3

Ruolo: Pilone destro/ Tighthead Prop

Giocatrice: Sarah Bern (Inghilterra)

Aggettivo: Velvet Power

Sarah Bern: Sarah
La forza di Sarah

Il rugby nasce strutturato per “accettare” tutte le taglie. Non è esattamente così, il rugby nasce per “avere bisogno” di tutte le taglie, più precisamente il rugby a 15 non può prescindere da nessuna tipologia fisica, altrimenti si perdono le partite e ci si fa male. Le mischie per stare in piedi hanno bisogno di una prima linea fatta di piloni che reggono e tengono su la struttura.

Con le regole nuove se franano non solo perdono il pallone ma possono ricevere cartellini gialli, e al secondo arriva il rosso.

Trovo magnifico che anche la ragazza pesante abbia una sua bellezza sportiva, esattamente come nel rugby maschile. La Bern è una roccia, una solidità in fase di mischia ordinata, ma poi corre, passa, intuisce, portando il suo fisico probabilmente bello solo in senso rugbistico, e lo dico con convinzione e ammirazione, magari non con il linguaggio abrasivo del mio collega e amico Luca.

Delicata, graziosa nei passaggi, quanto essenziale nel sollevare le longilinee compagne in aria per le prese in rimessa laterale, si distingue anche per le «soft hand» che raccolgono passaggi anche difettosi e forzati, una bellezza appunto.

Velvet power, potenza vellutata ha detto un collega straniero.

Luca Tramontin preferisce: la stessa Bern, (e mi suggerisce anche che Sarah ha avuto forti problemi di dislessia).

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