Il Gatto comunica in tanti modi con Il mondo
Sono Bernie il gatto e oggi sono io che scrivo. Il gatto per comunicare con i suoi simili e con l’uomo utilizza una serie di segnali: vocali, con versi variamente modulati; visivi; tattili; olfattivi.
Invia più̀ segnali combinati tra loro, in una forma di comunicazione multipla (comunicazione combinata).
Comunicazione vocale
I gatti domestici utilizzano una ampia serie di versi per comunicare tra loro e soprattutto con l’uomo. Il classico verso che si accosta al gatto è il miagolio.
A seconda dell’intensità̀ e della durata può̀ avere un significato differente: nei confronti dell’uomo viene emesso in tonalità̀ dolce per attirare la sua attenzione in maniera amichevole; i gattini con un miagolio acuto e continuo vogliono comunicare il bisogno di cibo; un gatto adulto emettendo un miagolio breve e forte dimostra di provare una sensazione non piacevole.
Le fusa
Sono un suono a basso volume, prodotto grazie a rapide contrazioni dei muscoli della laringe e del diaframma. I gattini fanno le fusa durante l’allattamento perché́ gratificati. La mamma le fa per rassicurare i cuccioli e in età̀ adulta vengono usate come saluto, sono un segno di pacificazione.
Con le fusa vengono rilasciate le endorfine, gli “ormoni del benessere”, capaci di alleviare il dolore e di dare un senso di appagamento.
Non è raro che un gatto malato e in fin di vita o una gatta durante il parto facciano le fusa, per liberare le endorfine, necessarie per superare momenti critici.
Come il gatto riesca a emettere le fusa ancora non è chiaro: alcuni studiosi ritengono che siano dovute alle vibrazioni delle false corde vocali, altri come conseguenza delle vibrazioni prodotte dal flusso della vena cava nel torace.
Quando il gatto soffia
Esprime uno stato d’animo difensivo, di fronte a una situazione di paura.
Il soffio è un avvertimento per dire all’avversario di allontanarsi ed evitare così lo scontro fisico.
Il gatto usa il ringhio in un contesto aggressivo, nei confronti di altri gatti per problemi di affermazione gerarchica o per difendere il territorio.
Ancora, i gatti sanno emettere versi simili a lamenti, a grida, a cinguettii e persino a “sputi” quando particolarmente spaventati o arrabbiati.
I gatti possono modulare e mescolare vari suoni, come accade durante i combattimenti, con una specie di miagolio urlato misto al ringhio; come il suono delle femmine in calore. Oppure una specie di pigolio accompagnato dal battere dei denti e dal tremolare della mandibola quando si è particolarmente eccitati di fronte ad una probabile preda, noi i gatti di casa lo facciamo in presenza di una mosca immaginando safari di caccia!!!!
Comunicazione tattile
Questo tipo di comunicazione acquisisce particolare importanza nei gatti che vivono in gruppo o con l’uomo.
Le vibrazioni delle fusa sono anche stimolazioni tattili che tranquillizzano.
Il contatto naso a naso o lo strofinio della testa sono segnali di pacificazione tra gatti e nei confronti dell’uomo. Il leccamento reciproco ha una funzione di coesione sociale.
Comunicazione visiva
I movimenti del corpo o di parti di esso servono a lanciare messaggi a chi sta di fronte.
Le orecchie tenute all’indietro indicano una situazione di malessere, con minaccia; se vengono schiacciate sulla testa e si emettono anche soffi certamente seguirà̀ la fase di attacco per difendersi.
Anche gli occhi, con le palpebre e la diversa dilatazione delle pupille sono strumento di comunicazione.
Le pupille dilatate possono indicare rilassatezza o estrema attenzione verso un qualcosa. Spesso il gatto impegnato nell’appostamento ad una preda ha le pupille completamente dilatate, ma se la dilatazione avviene in modo rapidissimo vuol significare che il gatto si sente minacciato ed è in una situazione di estrema eccitazione e paura.
Le pupille contratte in una fessura indicano invece aggressività̀ non dovuta alla paura. Le palpebre socchiuse mostrano tranquillità̀ e uno stato di benessere: spesso sono accompagnate alle fusa.
Gli occhi spalancati e le palpebre fisse stanno a dimostrare aggressività̀ dominante.
La coda del gatto
La coda è particolarmente mobile e il suo movimento esprime lo stato emozionale del momento.
La coda portata alta e dritta indica disponibilità̀ all’interazione con un altro individuo, con l’uomo spesso è segno di grande fiducia e appagamento.
Se la coda presenta movimenti a scatti da una parte all’altra o su e giù̀ è segno di nervosismo e fastidio, più̀ è rapido il movimento più̀ si avvicina la fase dell’attacco.
Se il pelo sulla coda è gonfio il gatto è sulla difensiva, se oltre che gonfia è portata alta e leggermente piegata su un lato mostra aggressività̀ e quasi sempre si arriva allo scontro. Un gatto impaurito cerca di nascondersi e si rannicchia mettendo la coda piegata sotto al corpo.
Comunicazione olfattiva/chimica
Il senso dell’olfatto è particolarmente sviluppato nel gatto, permettendogli di percepire odori a grande distanza e in concentrazioni ridotte.
Nella comunicazione olfattiva hanno un ruolo determinante i feromoni.
Tali molecole hanno la capacità di modificare l’umore, il comportamento, lo stato ormonale negli individui (i propri simili) in grado di percepirli e decifrarli.
Con la reazione (o riflesso) del Flehmen il gatto analizza il segnale dato dai feromoni che gli giungono.
La reazione del Flehmen si evidenzia con il gatto che apre leggermente la bocca, arriccia il labbro superiore, compie rapidi e brevi atti inspiratori, rimanendo immobile per qualche istante, come assorto.
Con questa modalità̀ i feromoni vengono convogliati ad una struttura preposta, situata dietro al palato, l’organo vomero-nasale o organo di Jacobson.
Ecco pensavate di essere complicati voi Umani? Di essere indecifrabili o volubili? Noi Gatti pure!
Bernie dal Bosco