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È severamente vietato l’ingresso a… Jack.🐕‍🦺

E’ SEVERAMENTE VIETATO L’INGRESSO AGLI ANIMALI

VIETATO INGRESSO ANIMALI

DIVIETO DI ACCESSO AI CANI

Quanti cartelli del genere vediamo nei negozi, in alcuni uffici o luoghi di transito? In alcuni giardini o in viali alberati? È giusto? Non è giusto?

Riflessioni varie, col guinzaglio in mano

Non sono un avvocato e di materia legale conosco solo la base, per il buon senso però inorridisco quando un cartello del genere lo trovo in vetrina in un negozio o all’ingresso di un giardino.

So che il mio cane può sporcare i muri e le ruote delle auto, lo tengo infatti lontano per evitare che lui alzi la zampa e faccia i suoi bisogni. Questo è buon senso civico, non occorre un cartello.

È vero, tuttavia che non siamo tutti uguali. Inorridisco anche quando sto per entrare in un negozio per acquistare un regalo per un’amica e non posso entrare con Jack. A volte quando ho tempo chiedo spiegazioni.

La scelta è del proprietario del negozio ma non solo

È una scelta del proprietario del negozio, ma è anche una scelta mia come consumatore non tornare più in quel luogo.

Evito di portare Jack quelle rare volte che attraverso un mercato all’aperto, un mercato con bancarelle, innanzitutto perché a lui la troppa confusione non piace e perché preferisco mille volte per lui una passeggiata al parco piuttosto che lo slalom tra banchi e consumatori indaffarati.

È altresì però un mio diritto avvisare che in casa mia c’è un cane e chi ci conosce sa che è meglio bussare piuttosto che suonare il campanello.

Sulla mia porta compare il cartello ATTENTO AL CANE.

Vietato l'ingresso: Jack
Vietato l’ingresso a Jack?

Non perché Jack sia un cane da difesa, anzi. Piuttosto per avvisare i malintenzionati che nel caso non possono dire di non essere stati avvisati. Legalmente non mi esime da pagare eventuali danni o morsi, ma moralmente mi sento più corretta indicando che ci sono animali in casa mia.

Sono troppo corretta? Troppo morale? Può darsi, ma tanto il negoziante che non vuole quadrupedi nel suo luogo di lavoro, io non voglio scocciatori o disturbatori per i miei Animali in casa. E casa è anche il mio luogo di lavoro dal 2020.

Cosa dice la legge

È vietato l’ingresso dei cani nei negozi in cui si vendono alimenti?

La legge vigente in materia (Reg. CE n. 852/2004) vieta espressamente l’ingresso di animali domestici solo nei locali in cui gli alimenti vengono preparati, manipolati, trattati e conservati (come le cucine dei ristoranti). (4 nov 2021 www.consumatori.it)

Le regole per l’ingresso degli animali nelle strutture e negli spazi aperti, pubblici e privati, sono stabilite da diverse norme, sia a livello nazionale sia locali. Per questo ci possono essere differenze nella libertà di portare sempre con sé il proprio cane o un altro animale da compagnia.

Il regolamento di polizia veterinaria

A livello nazionale, il Regolamento di Polizia veterinaria prevede che i cani possono essere portati nelle vie o negli altri luoghi aperti al pubblico solo se sono tenuti al guinzaglio o se hanno la museruola. Sempre secondo il Regolamento di Polizia veterinaria, devono avere contemporaneamente sia il guinzaglio sia la museruola quando sono condotti sui mezzi di trasporto pubblici oppure nei locali pubblici.

Più di recente, il Ministero della Salute ha validato il Manuale della FIPE (Federazione Italiana Pubblici Esercizi), nel quale si legge che è consentito l’accesso ai cani nelle zone aperte al pubblico di bar e ristoranti, a condizione che siano muniti di guinzaglio e museruola.

Sono considerati “pubblici” i luoghi, di proprietà del demanio dello Stato, che sono accessibili al pubblico (ad esempio gli uffici e, in generale, le strutture pubbliche).

Sono “aperti al pubblico” i luoghi che, pur essendo di proprietà privata, sono accessibili al pubblico secondo le regole di accesso e le limitazioni stabilite dal proprietario o gestore.” (Da animali da compagnia.it).

Attenti al cane

Vietato l'ingresso: cartelli
Vietato l’ingresso ai cani, ma quando ?

Per quanto riguarda l’affissione del cartello ATTENTI AL CANE, a livello legale non ha alcun valore. L’utilizzo del cartello per avvisare della presenza di un cane è una scelta del tutto libera dei proprietari, ma può essere utile per aumentare la collaborazione in caso interazioni con l’animale.

La norma dice che la responsabilità del comportamento del cane non grava esclusivamente sul proprietario, ma su qualsiasi soggetto che al momento dei fatti si occupava di tenerlo con sé, come un dog sitter o un familiare. Questo è valido soltanto per il campo civile, bisogna infatti ricordare che la responsabilità si estende a livello civile quanto a livello penale. Le azioni del cane, infatti, possono essere penalmente rilevanti, come le lesioni personali, quanto civilmente, riguardo al risarcimento danni ed eventuali sanzioni.

Le ordinanze

Nelle varie ordinanze in tema, la n. 17133/2017 ricorda che il proprietario DEVE sempre avere custodia adeguata dell’animale, sia in casa che fuori casa.

L’unica eventualità che esclude la responsabilità del detentore e del proprietario è il caso fortuito, come enunciato nell’articolo 2052 del Codice civile. Il caso fortuito deve essere dimostrato e può essere considerato tale soltanto quando del tutto imprevedibile e incontrollabile. Bisogna anche ricordare che il controllo del cane deve essere sempre adeguato, anche un’aggressione all’interno della proprietà privata è quindi sanzionabile, purtroppo! E parlo da detentore di un Animale.

Il caso fortuito può essere dovuto a un’azione imprevedibile e sconsiderata da parte della vittima. Ad esempio, l’introduzione abusiva di un ladro può essere definita un caso fortuito, ma soltanto se effettivamente incontrollabile.

Qualche proprietario di Animale dirà oltre al danno la beffa?!

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