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Diario di una nuova estate: alla sorgente del fiume Po – 2

Sorgenti al Pian del Re- Foto by Yreen (CC BY-SA 4.0)

Diario che prosegue dopo il racconto di ieri, nella prima parte. Viaggio in Piemonte tra montagne verdi e luoghi incontaminati. Dove ritrovare sé stessi è più facile, se si respira la calma e la maestosità del Monviso. Ai piedi delle sorgenti del fiume Po.

Diario: destinazione “Ai piedi del Monviso”

Attraversiamo Borgo San Dalmazzo, Saluzzo, e saliamo su in valle. Arriviamo a Crissolo alle 16, per salire al Pian della Regina. C’è un orario per i camper e dobbiamo aspettare le 18. A Crissolo, al di là del fiume, c’è un’area sosta a 5 euro compresa corrente. Facciamo il carico e scarico. Arrivano le 18 e cominciamo a salire. Piano piano, arriviamo al rifugio dove c’è un parcheggio per camper con carico e scarico a 15 euro. Il panorama è magnifico, il Monviso si nasconde dietro le nuvole. E io sono felice di essere lì. Era il mio più grande desiderio arrivare lì, alle sorgenti del grande fiume. L’aria è fresca, si sta bene con la felpina.

Ceniamo con panorama di nuvole che spariscono e ricompaiono. Il Monviso a volte si fa vedere, ma poi scompare nuovamente dietro le nuvole. Si fa buio, qualche lampione delle casette sotto illumina la zona. I campanacci delle mucche tengono compagnia per tutta notte, ma è piacevole.

Dal Diario: ecco il Pian del Re

Il Diario di Maria Arancio – Obiettivo raggiunto

La mattina una buona colazione, caffè, si prepara lo zaino, e si parte. Dal camper al Pian del Re ci sono circa due km e 40 minuti. Il sentiero parte da sotto il camper. 40 minuti non sono bastati, perché mi sono fermata parecchie volte per fare le foto e godere della bellezza del tutto. Il sentiero è facile per tutti. Le mie cagnoline si divertono, ogni tanto il verso di una marmotta si fa sentire, sono riuscita anche a vederne una, ma è scappata appena ha visto Lilly, che l’ha sentita. Finalmente arrivavamo al Pian del Re e alla sorgente del Po.

Il mio sogno è esaudito. Ma non siamo stanchi e il tempo è bello. Così saliamo al lago Fiorenza a 15 minuti dalla sorgente. Per passare da una sponda all’altra mettiamo anche i piedi nel Po. Splendida sensazione!!

Facciamo un giro e salendo troviamo un altro laghetto. Ma il tempo sta cambiando, e non è molto sicuro. Le previsioni dicono che pioverà. Così cominciamo a ridiscendere a malincuore 😔. I cani come sempre fanno come pazze a fare su e giù. Arriviamo al camper per pranzo, una doccia si pranza, e attendiamo le 14 per ridiscendere con il camper.

Destinazione Val Troncea

 A Pragelato, entriamo al villaggio Kinka,10 euro a notte, corrente a consumo. La zona è molto bella, per un paio di giorni stiamo fermi a riposarci. Camminate tranquille e passeggiate lungo il torrente con i cani, poi andiamo in paese a prendere del pane e del formaggio tipico della zona. La mattina ci svegliamo e sempre con i cani andiamo verso i campi da golf.

Pranziamo e decidiamo di prendere la bici e percorrere la Val Troncea. La salita a tratti è impegnativa, ma il panorama è bellissimo. Così finalmente si arriva al Rifugio della Val Troncea.

Qualche foto, ci rinfreschiamo bevendo acqua dalla fontana. Ridiscendiamo con calma perché la discesa è molto impegnativa.  È stato bello e molto divertente. Dal parco della Val Troncea partono molti sentieri. Torniamo al camper, una doccia e si cena. L’indomani ripartiamo, destinazione Bardonecchia. Le ferie stanno finendo purtroppo.

Diario: verso Bardonecchia

Arriviamo a Bardonecchia passando da Sestriere, non ci siamo fermati, ma sembra molto carina. A Bardonecchia, a Campo Smith non si può più sostare, si può invece vicino al cimitero. In attesa che arrivino i nostri amici ci facciamo un giro in centro. Dovrei farmi la doccia e lavare i capelli, ma decido per una volta tanto di andare dalla parrucchiera, (non ci vado mai) shampoo e piega. Ci metto mezz’ora in tutto. Nel mentre mi chiama la mia amica che abita a Bardonecchia. E in giro, ci incontriamo per due chiacchiere. Torniamo al camper, e arrivano i nostri amici bolognesi, colei che ha creato il gruppo de LE CAMPERISTE ITALIANE, Mariapia. Si cena assieme, e poi ci raggiunge la nostra amica Maria.

La mattina dopo, con Mariapia e i nostri mariti ci facciamo un giro al mercato, acquistiamo dei formaggi locali e pane fresco. Torniamo al camper e ci prepariamo per andare al rifugio dove lavora Maria e pranzare lì da lei. Decidiamo di andare a piedi perché con la seggiovia è impossibile portare su i cani. La strada non è tanta, non è nemmeno impegnativa. Ci abbiamo messo un’oretta a salire, finalmente arriviamo su. Il posto è molto bello, anche se troppo affollato. Ma è sabato ed è giusto sia così. La vita continua, e il Covid ci ha tenuto chiusi in casa per troppo tempo.  Ma la mascherina la portiamo sempre in presenza di altre persone 😀. Finito di pranzare lasciamo Maria al suo lavoro, e ci consiglia di visitare il forte di Bramafam.

Museo Forte Bramafam – Home

La targa del Museo Bramafam

Dal rifugio della nostra amica, al forte Bramafam, ci vuole una buona mezz’ora, ma si procede in mezzo agli alberi e all’ombra. Dal basso si vede una cima con le mura del forte. Si risale un poco, c’è una bella arietta, il museo però è chiuso. Allora ci riposiamo un poco. I nostri cani intanto giocano tra di loro. Riprendiamo la via del ritorno verso il camper. Dovevo far vedere a Mariapia la strada che avrebbe dovuto fare per andare al lago delle Rovine.

Nel mentre arriva Maria a salutarci e decidiamo di cenare e fare la notte lì davanti agli impianti di risalita. Un bel parcheggio grande e arieggiato. La mattina dopo si riparte, e questa volta la nostra destinazione è casa 😔. Le ferie sono finite per ora. Abbiamo visitato posti molto belli e soprattutto quello a cui tenevo molto. Il Piemonte mi è piaciuto. Davvero tanto. Lo conoscevo molto poco.

Le nostre prime ferie, quelle del dopo covid ci hanno affascinato e rilassato tanto.

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