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Curiosità e angoli del “botto” veneziano di SPORT CRIME

Curiosità e angoli del “botto” veneziano? Lo avevamo promesso mercoledì scorso parlando del successo e quindi del “botto” alla mostra del cinema di Venezia. Si perché sono tante davvero le curiosità, i fatti e le storie che avvengono “all’interno” di un evento internazionale cos’ importante. Curiosità che non sapremmo mai, se non ci venissero raccontate da chi ha partecipato qui a Venezia. Quindi buone “curiosità” a tutti!

Curiosità: foto di gruppo dei protagonisti
SPORT CRIME alla Mostra del Cinema di Venezia: da dx Daniel McVicar, Daniela Scalia, Luca Tramontin e Gianluca Veneziano

Curiosità anche nei protagonisti. Veri attori e veri sportivi

«Legano storie di sport inedite a posti incredibili, veri attori a veri sportivi» ha commentato molto impressionata Lisa Miranda, attrice americana di origini capoverdiane protagonista nella serie “She’s Gotta Have it”, prodotta e diretta da Spike Lee. «Daniela, Luca e la squadra di SPORT CRIME sono resilienti e determinati, con grandi vittorie all’orizzonte. Lo senti subito in loro presenza! Sfruttando la loro ricchezza di esperienze e creatività, stanno sconvolgendo il modo in cui vengono raccontate le storie di sport e penso che questa prospettiva fresca e tempestiva porterà a una maggiore comprensione e supporto nei confronti degli atleti».

L’episodio “”Paraxiu” ha indicato la formula narrativa della serie

Gianluca Veneziano, co-produttore, usa proprio l’episodio “Paraxiu” (il secondo di Stagione2) per spiegare ai curiosi la formula narrativa della serie: «C’è un’agenzia di consulenza sportiva a Lugano, con una dirigente che è Dani, un analista sportivo, Dabs, un hacker (altro fotografatissimo, Toussaint Mavakala, ndr), un’avvocata rigida (Elettra Mallaby, recente protagonista nell’ultima stagione di “Rocco Schiavone” e già con Gassman, Proietti e Kim Rossi Stuart).

C’è da allenare una squadra di Pallapugno, così si parte per far vedere quel mondo fantastico nel quale tornerò in vacanza con la mia compagna. Si vedono cibi, posti, persone, perché servono alla trama, a capire il giallo, il thriller. Essendo un crime è ovvio che succeda “qualcosa” e si indaghi. Così siamo finiti anche sul Monte Metta con la campionessa di MTB Francesca Saccu. Naturalmente non posso dire di più, i finali sono sempre molto sorprendenti, basta con i finali scontati».

Il parere del rugbista commentatore di Eurosport

Il calabrese-milanese, rugbista e commentatore di Eurosport, ormai è convertito alla produzione e al ruolo di se stesso nella serie, e a chi gli fa osservare che Tramontin non risparmia dichiarazioni pericolose su chi ha costretto la serie a emigrare (la produzione BLULLOW ha la sede a Lugano) risponde: «Beh, per i suoi canoni è abbastanza tranquillo, tutti quelli che hanno finto di perdere le mail non dormiranno tranquilli il giorno della diffusione».

Infatti, la serie è attesa nel mondo, ma ancora sotto embargo: in parole da spettatore, la rete e la data della diffusione italiana si sussurrano ma non si dicono.

Il mercato delle serie ha delle leggi proprie che raramente tengono presente gli affetti e le preferenze autoriali.

Nel fermento dell’Excelsior

Nel fermento dell’Hotel Excelsior Daniel McVicar, Elettra Mallaby, Linda Messerklinger, pur richiesti da altre sale e set sono veloci a rimandare per dividersi tra la folla curiosa, le foto dei professionisti accreditati e i selfie dei curiosi, dando la netta e dichiarata impressione di preferire un prodotto con un seguito, una continuità, una vita parallela destinata a durare decenni.

«Il mio personaggio mi piace molto per la sua evoluzione psicologica – commenta Mallaby, che sottolinea uno degli aspetti poco osservati della serie con un parallelo “ecologico” – SPORT CRIME è reale e umano, e secondo il mio pensiero, funziona a “filiera corta”, intendo dire che c’è poca distanza tra i luoghi, gli attori e i personaggi. Noi stessi scopriamo posti, anche vicini ma che non conoscevamo e che da quel momento restano indimenticabili».

Non possono rivelare troppo sui loro personaggi, quindi «deviano» sulla passione per sessioni di shooting che riservano a loro le vere e lunghe parti attoriali (dialoghi complessi, telefonate, insomma tutto il repertorio classico delle grandi serie) e riserva agli sportivi i loro gesti, i loro tic, e i loro accenti nativi, integrando tutto con una naturalità atletica che anche gli sportivi della Pallapugno San Lorenzo e i rugbisti convertiti all’ospitalità dell’agriturismo “La Quercia” hanno vissuto durante le riprese dell’unico episodio ligure.

Il Trailer ufficiale di Sport Crime

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