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Caro Vittorio tu e … quella carezza della sera

Vittorio: immagine di Vittorio
Caro Vittorio…

Caro Vittorio è da questa mattina che ci penso, è da questa mattina che non ci credo. Ho il tuo numero di cellulare e sai quante volte ho pensato di farlo squillare? Eravamo rimasti a una intervista, meglio una chiacchierata da fare e che non faremo più. Non ci siamo frequentati troppo è vero, ma ci conoscevamo da anni e in questi anni abbiamo fatto qualche cosa insieme, anche con Aldo allo studio G., anche per le nostre rispettive squadre di calcio, perché ci divertivamo.

Eri sempre disponibile e sorridente e dovrei, ma non riesco a trovare le parole giuste, scrivere un articolo su di te. Oggi in questo caldo giorno d’estate ho chiesto a Nadir, che ha scritto questo pezzo di farlo lui e lo ringrazio. Io mi fermerò qualche ora, a cercare di capire che è vero. Fino a che farà buio, fino a che sentirò sulla pelle calda, dopo il tramonto, ancora una volta quella straordinaria carezza della sera…

Roberto

Caro Vittorio

Ci ha lasciato da poche ore un altro grande della musica italiana, rendendo ancora più pesante questo clima nostrano che già lo era per molteplici fattori. Vittorio De Scalzi, fondatore dei Trolls, ma soprattutto dei più fortunati e famosi New Trolls, ci ha lasciato nella notte di oggi. A darne l’annuncio, la famiglia con un annuncio sul profilo Facebook.

De Scalzi nasce a Genova nel 1949. Figlio di un ristoratore, scopre presto l’amore per la musica grazie alla madre pianista. Come molti grandi della sua generazione, non è solo un musicista, ma un talentuoso cantante e polistrumentista. Si distinguerà più avanti proprio sia per il timbro vocale delicato ed evocativo, sia per lo stile compositivo. Uno stile che spazia su molti generi ma che soprattutto si focalizza sul neonato Rock Progressive.

Nel 1967 fonda i New Trolls

È proprio nel 1967 che fonda i New Trolls, assieme a Nico di Palo. Gianni Belleno, Giorgio D’Adamo e Mauro Chiarugi. La band diventa subito protagonista della scena nazionale tra il pubblico più giovane. Vengono infatti contattati immediatamente per aprire le date dei concerti italiani dei Rolling Stones, proprio nello stesso anno. Seguiranno poi anche altri grandi apparizioni ad aprire concerti di altri grandi, tra cui Stevie Wonder.

Nel 1968, con la collaborazione di Fabrizio de André ed il poeta Mannerini, compone i testi per il primo album della band: “Senza orario senza bandiera”. Si tratta di una collaborazione tra amici, che poi darà l’incipit a quella che ricorderemo come “Scuola Genovese”. Pochi artisti, ma capaci di scrivere pagine di Storia della musica italiana. Come lo stesso De Scalzi.

Una rivoluzione musicale discreta e profonda

Album dall’anima profondamente Progressive, apre le porte del genere a molti altri artisti italiani che poi lo approfondiranno. Si tratta tra l’altro del primo concept album di una band italiana. Quella dei New Trolls è una rivoluzione musicale discreta e profonda. Il grande stacco dal resto della musica italiana lo fa proprio la capacità compositiva del gruppo. Per quanto dall’estero siano già affermati nomi come i Beatles e Jimi Hendrix, l’Italia si trova ancora ancora nella sua fase “Melodica”.

Primeggiano al momento giganti come Claudio Villa o Sergio Endrigo. Ecco che allora la possibilità di incidere un album con la Fonit Cetra arriva quasi inaspettatamente. Nico di Palo, cantante della band, ricorderà anni dopo quell’esperienza. I New Trolls sembrano degli alieni arrivati sulla Terra. Portano con sé delle musicalità con cui i tecnici del suono della casa discografica devono famigliarizzare. È la fase embrionale di qualcosa di nuovo del quale De Scalzi è tra gli artefici.

Le altre pietre miliari targate Vittorio De Scalzi e i New Trolls

La carriera continua, con la composizione di altre pietre miliari della musica italiana. Arriva infatti “Una Miniera” (1970) e soprattutto “Quella carezza della sera” (1978). Brani che diventeranno i più famosi della band. Il percorso di De Scalzi e dei New Trolls continua in modo sempre grande e discreto. Come i grandi musicisti moderni italiani, De Scalzi non cerca le luci della ribalta tramite scandali o cronaca. Forse per il suo animo genovese, è riservato e lascia che a far parlare di lui sia la sua musica. I New Trolls arriveranno a comporre dodici album, partecipando a sette Festival di Sanremo. Sempre con lo stesso stile discreto e talentuoso.

Vittorio solista

La band si scioglie nel 1997, e De Scalzi inizia una sua carriera solista. Pochi album, che rivelano ancora di più il grande talento del musicista genovese. Ultimo in ordine cronologico è “Una volta suonavo nei New Trolls” del 2021. Oltre a riprendere molte delle vecchie canzoni della band, De Scalzi apre totalmente le porte alla sua anima più Progressive. Nel disco 2 del cofanetto, sono presenti una serie di pezzi che niente hanno meno dei migliori Genesis o Pink Floyd.

Perché questo era anche de Scalzi: musicista e compositore, ma anche navigatore di mondi musicali che solo la sua sensibilità sapeva rivelare.  

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